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12 dicembre 1969-2021: ricordiamo la strage neofascista di Piazza Fontana

12 dicembre 1969-2021: ricordiamo la strage neofascista di Piazza Fontana

 

Ricordiamo la strage neofascista di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969: una bomba piazzata alla Banca dell’Agricoltura di Milano dai neofascisti di Ordine Nuovo provoca 17 morti e 88 feriti.
Pochi giorni dopo l’antifascista anarchico Giuseppe Pinelli, innocente incolpato ingiustamente della strage, verrà assassinato nei locali della questura di Milano: per noi rappresenta la 18esima vittima.

Sono trascorsi 50 anni da quella strage che rappresentò la risposta delle forze neofasciste e reazionarie alla grande stagione di partecipazione popolare ed estensione dei diritti sociali e costituzionali dei movimenti degli anni ’60, come quello operaio, studentesco e femminista.

I fascisti, che mai avevano accettato la sconfitta militare durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera degli Alleati e delle forze partigiane, tornavano a utilizzare metodi militari per terrorizzare la popolazione italiana con la loro violenza da vigliacchi e traditori, piazzando bombe in luoghi pubblici affollati e compiendo stragi di civili.
L’obiettivo dei neofascisti era promuovere un periodo di paura e violenza diffusa, spingendo il contesto sociale e politico nazionale verso soluzioni di governi forti e autoritari, impedendo il rinnovamento di progresso civile, culturale e istituzionale e la piena attuazione della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

Giovanni Arnoldi, 42 anni, da Magherno;
Giulio China, 57 anni, da Novara;
Eugenio Corsini, 71 anni, da Milano;
Pietro Dendena, 45 anni, da Lodi;
Carlo Gaiani, 57 anni, da Milano;
Carlo Garavaglia, 67 anni, da Corsico;
Paolo Gerli, 77 anni, da San Donato Milanese;
Luigi Meloni, 57 anni, da Corsico;
Gerolamo Papetti, 79 anni, da Rho, morì la mattina del sabato all’ospedale Fatebenefratelli;
Mario Pasi, 50 anni, da Milano;
Carlo Luigi Perego, 74 anni, da Usmate Velate;
Oreste Sangalli, 49 anni, da Milano;
Carlo Silva, 71 anni, da Milano;
Attilio Valè, 52 anni, da Moirano di Noviglio, deceduto la sera della strage all’ospedale Fatebenefratelli.
A causa delle gravi ferite riportate, il 25 dicembre morì Angelo Scaglia, 61 anni, da Abbiategrasso e il 2 gennaio 1970 morì Calogero Galatioto, 71 anni, da Milano.
Oltre dodici anni dopo, sempre a causa delle lesioni riportate quel 12 dicembre, morì Vittorio Mocchi, che nel 1969 aveva trentatré anni.

Durante la commemorazione milanese per i quarant’anni della strage, Aglaia Zanetti, familiare di una delle vittime, ha letto i nomi dei morti del 12 dicembre, aggiungendo in coda alla lista quello di Giuseppe Pinelli, l’anarchico incolpato ingiustamente della strage e assassinato nei locali della questura di Milano la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969