La nostra Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco

La nostra Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco (TO) è dedicata alle 68 persone, per la quasi totalità giovani sotto i 20 anni, che furono torturati e massacrati a colpi di mitragliatrice dai nazifascisti nei comuni di Grugliasco e Collegno, nei giorni seguenti alla Liberazione della città di Torino, avvenuta il 28 aprile 1945 dopo duri scontri nel centro città duranti 4 giorni.

Tra il 29 e il 30 aprile 1945 una colonna nazista in ritirata attraversò numerosi comuni della cintura torinese con al seguito reparti sbandati italiani della RSI, provocando oltre 300 morti, di cui 68 tra Grugliasco e Collegno.
L’episodio è stato oggetto di una ricerca storica commissionata nel 1999 dai Comuni di Grugliasco e Collegno all’Università degli Studi di Torino e pubblicata nel 2002 dal Prof. Bruno Maida in forma di libro dal titolo “Prigionieri della memoria. Storia di due stragi della Liberazione” e successivamente sintetizzata in un filmato divulgativo edito dai due Comuni: http://anpigrugliasco.it/2019/02/27/la-lunga-scia-di-sangue/

La ricerca portò a chiarire che i Martiri del più ampio complesso di eventi di quei giorni furono 68, anziché 66 come era stato tramandato fin dalla Liberazione: due ragazzi furono uccisi nello stesso ambito seppure in luoghi diversi.
Per aggiornarsi e rendere onore alla verità storica, la Sezione A.N.P.I. di Grugliasco nel 2002 cambiò nome da “66 Martiri” a “68 Martiri“:http://anpigrugliasco.it/category/storia-68-martiri/

La nostra Sezione è stata guidata negli ultimi decenni da due Partigiani combattenti che nel loro ruolo di Presidenti dell’A.N.P.I. hanno impresso fortemente il rinnovamento e l’apertura alle nuove generazioni:

  • Comandante Armando Valpreda, classe 1923, operaio specializzato, nome di battaglia “Armando”, Partigiano combattente comunista nella 1° Divisione Alpina Giustizia e Libertà, decorato con Medaglia di bronzo al valor militare per aver salvato un gruppo di Partigiani francesi nel 1944, eroe della rivolta partigiana di Santa Libera nell’agosto 1946 sorta come protesta contro “l’amnistia Togliatti”. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: “straordinario combattente partecipava a più azioni distinguendosi per capacità di comando e risultati ottenuti contro il nemico. Il 9 aprile 1945, al comando di 20 uomini, portava a compimento un’ardita azione per portare in salvo una trentina di fanti francesi alla mercè del nemico, superando le linee nemiche. Chiaro esempio di eroismo e spirito di abnegazione. – Zona di Fontan (Valle Stura), 9 aprile 1945”. Scomparso il 31 dicembre 2001.
  • Antonio Falbo, classe 1924, operaio e artista, nome di battaglia “Smith”, Partigiano combattente comunista nella 40° Brigata Matteotti. Catturato dai fascisti nel 1944 a seguito di delazione da parte di un suo amico rivelatosi invece un agente dell’OVRA, fu imprigionato nella famigerata caserma di via Asti a Torino, sede dell’Ufficio Politico Investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana, dove condivise la cella con Aurelio Peccei, il marchese Brancia e il conte Cotta e dove venne ripetutamente torturato, prima di essere trasferito alle Carceri Nuove di Torino in cui rimase per tre mesi. Per lunghi anni ha trasmesso la memoria della Resistenza nei suoi discorsi incontrando la cittadinanza alle manifestazioni del 25 Aprile e in particolare i giovani nelle scuole del territorio, commuovendosi nel ricordo dei suoi amici trucidati dai nazifascisti. Scomparso il 30 novembre 2019.

Dal 12 gennaio 2020 la Sezione è guidata nell’ambito collegiale del Comitato direttivo da Fulvio Grandinetti, classe 1985, impiegato, nipote di Partigiani combattenti e deportati politici nei campi di sterminio nazisti, vicepresidente vicario della Sezione dal 2010 e componente del Comitato A.N.P.I. Provinciale di Torino dal 2011, membro del Direttivo A.N.E.D. di Torino, con una lunga esperienza di incontri formativi e laboratori sulla Resistenza nelle scuole di ogni ordine e grado: http://anpigrugliasco.it/comitato-di-sezione/

Unisciti a noi, generazione dopo generazione portiamo avanti la memoria dei Partigiani!

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