Lorenzo è morto in Siria combattendo per la libertà nelle file delle YPG.
Pubblichiamo il messaggio che genitori di Lorenzo Orsetti, Alessandro e Annalisa, hanno inviato agli organizzatori dell’iniziativa romana:
“Vogliamo ringraziare tutti voi di aver organizzato questo incontro al quale, scusate, non potremo partecipare. Quello dell’attenzione è il dono più importante che possiamo dare ad una persona: dedicare del tempo ad ascoltare, capire e lasciare risuonare nel proprio animo quello che l’altro ci porta e ci suscita. Quindi come familiari siamo molto contenti dell’attenzione che gli state mostrando . Gli state facendo un grande regalo. Lorenzo ha ascoltato il grido del popolo curdo martoriato, in guerra e ha deciso di dare il proprio contributo, spingendosi fino alla fine. Come nella guerra di Spagna e come nella Resistenza. È stato un Uomo che ha seguito i suoi ideali, un anarchico caduto per la libertà, un partigiano. Il fatto che sia caduto in Rojava aumenta l’importanza del suo gesto e ne fa per alcuni un Eroe. Noi familiari siamo veramente tanto orgogliosi di lui. Ma la sua lotta deve essere da esempio anche per noi in Italia, noi stretti nei rigurgiti fascisti, nelledisuguaglianze, nel neo- liberismo e capitalismo, in una società che concede poco spazio ai giovani, caratterizzata dal rifiuto di quelli che hanno bisogno… L’emozione per la sua morte ci spinga verso la comprensione e poi verso l’azione, ognuno reso più forte e determinato dai suoi ideali e dal suo esempio. Noi vogliamo fare così ……”