Intervento al XVII Congresso dell’ANPI provinciale di Torino del nostro Segretario Riccardo Mattone Fantini
Nella mia sezione, l’ANPI “68 Martiri” di Grugliasco, una domanda si ripete costantemente “Cosa deve fare l’ANPI nel 21° secolo?” Sicuramente altre sezioni qui presenti se lo sono chiesto e anche la Presidenza e la Segreteria nazionale lo hanno fatto, come si può capire leggendo il Documento per il Congresso nazionale. Oggi cercherò di dare una risposta, ma per farlo è necessario partire da due premesse.
La prima è quasi ovvia da dire: L’ANPI deve difendere e far attuare la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza. E su questo non c’è molto da aggiungere.
La seconda premessa forse è meno ovvia: non tutte le antifasciste e gli antifascisti stanno nell’ANPI. Per fortuna! Perché, in caso contrario, ci sarebbero solo 120 000 antifasciste e antifascisti in Italia. Infatti, esistono tantissime associazioni, movimenti e organizzazioni che si fondano sui valori dell’antifascismo. E con questi noi dobbiamo collaborare e fare un percorso comune di lotta e di formazione, come scritto nell’articolo 2 dello Statuto nazionale.
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco dei movimenti studenteschi che lottano perché due loro coetanei sono morti mentre erano obbligati a lavorare gratuitamente invece che essere a scuola e per questo vengono attaccati brutalmente dalle Forze dell’Ordine
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco dei movimenti a difesa dei beni comuni, come il Comitato Acqua Pubblica, che lottano perché essi, a partire dall’acqua, siano pubblici e accessibili a tutte e tutti
Perciò l’ANPI deve stare a fianco del movimento No TAV che lotta contro le grandi opere inquinanti e la militarizzazione della Valsusa e viene criminalizzato per questo
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco delle organizzazioni pacifiste che lottano per limitare le spese militari nel nostro Paese e per evitare nuove guerre, oggi più che mai
Perciò, L’ANPI deve stare a fianco dei movimenti ecologisti che lottano perché si agisca per evitare di distruggere il nostro pianeta
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco delle organizzazioni antirazziste che cercano di aiutare le persone migranti a trovare un futuro migliore e spesso pagano un prezzo alto per la loro umanità, come è accaduto al partigiano Emilio Scalzo
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco dei movimenti transfemministi che lottano contro la cultura machista e patriarcale che ancora ci opprime
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco delle storiche e degli storici che parlano di storia in maniera oggettiva e scientifica, come Eric Gobetti, e per questo vengono minacciati da chi vuol fare della storia uno strumento di propaganda
Perciò, l’ANPI deve stare a fianco di chi ha lottato per costruire una società migliore in Rojava, come la partigiana Eddi Marcucci, che per le sue idee è stata definita “socialmente pericolosa”, e ricordare chi è morto per realizzare questa società migliore, come il partigiano Lorenzo Orsetti.
Orso scrisse nella sua ultima lettera: “Ogni tempesta comincia una goccia. Cercate di essere voi quella goccia”. Spero che l’ANPI voglia essere quella goccia!