Comunicati ANPI GrugliascoContro la guerraDemocraziaNuove Resistenze

Oggi celebriamo il sesto anniversario della liberazione di Kobane da parte della resistenza curda

Oggi celebriamo il sesto anniversario della liberazione di Kobane da parte della resistenza curda

 

Dopo 4 mesi di strenui combattimenti, le Unità di Protezione Popolare (YPG), tra cui l’Unità di Protezione delle Donne (YPJ) portarono a termine la loro offensiva contro le milizie dell’Isis, riuscendo a liberare la città di Kobanê il 26 gennaio 2015.
Si tratta probabilmente della battaglia più importante per la liberazione del Nord della Siria dalla presenza dello Stato Islamico e del principale evento di Resistenza armata del nostro secolo.

Noi dell’ANPI però non vogliamo solo ricordare il valore militare del popolo curdo, ma anche il modello sociale innovativo portato avanti in Rojava dal Confederalismo democratico, fondato sui valori della democrazia diretta, del femminismo e dell’ecologia. Questo modello politico e sociale è stato immaginato per primo dal fondatore del Partito dei Lavoratori Curdo (PKK) Abdullah “Apo” Öcalan, che da 22 anni si trova in un carcere di sicurezza turco per le sue idee politiche, si sta diffondendo anche oltre alla Siria del Nord. Infatti, grazie al sostegno militare e politico delle YPG, anche il popolo yazida, anch’esso sottoposto per secoli ad ogni tipo di persecuzione, ha adottato il Confederalismo democratico nella regione irachena dello Sinjar.

Nonostante le sue importanti vittorie militari, il popolo curdo deve ancora subire continui attacchi da parte della Turchia di Erdogan, che vuole impedire il diffondersi della democrazia per mantenere la sua supremazia sulla regione. La Turchia addirittura libera e utilizza continuamente per i suoi piani militari i prigionieri che avevano combattuto nelle file dell’Isis, senza che L’ONU, la NATO e l’UE la condannino in alcun modo.

In questo anniversario così significativo, vogliamo anche salutare e rinnovare i nostri ringraziamenti a Davide Grasso, Jacopo Bindi, Fabrizio Maniero, Paolo Andolina ed Eddi Marcucci, che decisero di partire da Torino per recarsi in Rojava per dare il proprio contributo alla Rivoluzione curda.
Infine, vogliamo ricordare il partigiano Lorenzo “Tekoser Piling” Orsetti, caduto per difendere una Rivoluzione in cui credeva.

ORA E SEMPRE RESISTENZA!