Aprilelibertà

Sei minuti all’alba

 

La scelta di ribellarsi e opporsi al nazifascismo, in forma armata o disarmata, culturale o politica, è stata pagata al prezzo del sangue e dell’estremo sacrifico della vita da decine di migliaia di Partigiane e Partigiani Caduti per la Libertà.
Donne e uomini, militari e civili, di tutte le età, di tutte le estrazioni sociali, di tutte le idee politiche, trovarono il coraggio di di unirsi nonostante le diversità, sia per battere il nazifascismo e sia per ricostruire l’Italia martoriata da vent’anni di dittatura mussoliniana, di politiche autoritarie e liberticide, di torture e stragi, culminanti con la guerra di sterminio razzista mossa a fianco del Terzo Reich nazista.

A quelle donne e quegli uomini, spesso giovani e giovanissime, torturate, assassinate, massacrate nei modi più crudeli e perversi dai fascisti, rivolgiamo un pensiero commosso e riconoscente: noi non dimentichiamo la loro scelta partigiana, la loro lotta per la Libertà e la trasformazione sociale in senso egualitario e autenticamente democratico dell’Italia per cui loro hanno sacrificato la vita.

Oggi, dopo 75 anni dalla Liberazione, sono scomparsi quasi tutte e tutti i protagonisti della Resistenza partigiana, che in questi tre quarti di secolo hanno continuato a ricordare i loro compagni e le loro compagne Cadute per la Libertà sui territori, nelle scuole, nelle associazioni, nelle commemorazioni ufficiali e popolari.

A noi spetta la grande responsabilità, nonché il dovere, di proseguire oggi questo percorso di memoria del passato e d’impegno nel presente per la trasformazione della società attuale, per avvicinarla il più possibile a quella pensata dalle forze della Resistenza sulle nostre montagne, attorno al fuoco, nelle notti della Guerra di Liberazione 1943-1945: una società libera e democratica, ampiamente condensata e descritta nella Costituzione repubblicana.
Dopo 75 anni, abbiamo ancora bisogno di scaldarci attorno a quei fuochi, di tramandare e praticare la positiva lezione della Resistenza partigiana, all’insegna dell’unità, della giustizia sociale e della lotta contro ogni riduzione dei diritti e di ogni spazio di democrazia faticosamente conquistato dalle generazioni precedenti con le lotte popolari.

Ravviviamo il fuoco della Resistenza partigiana attraverso il nostro agire antifascista quotidiano, che la sua luce possa illuminare sempre i nostri passi e il suo calore possa scaldare i cuori delle nuove generazioni prossime venture.
Nel perenne ricordo di tutti i Caduti per la Libertà… Viva il 25 Aprile, Viva la Liberazione!

 

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