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18 marzo 2020: la lotta di Orso “Tekosher” e di Eddi Marcucci

Oggi, 18 marzo 2020, ricordiamo e onoriamo Lorenzo Orsetti, Caduto in combattimento il 18 marzo 2019 durante la battaglia di Teghuz in Kurdistan.Lorenzo, nome di battaglia “Tekosher”, giovane anarchico toscano nato nel 1986, ha sacrificato la propria vita combattendo per la libertà e la Rivoluzione confederale della Siria del Nord, nelle fila delle formazioni internazionali kurde (Unità di Protezione del Popolo- YPG) inquadrate nelle Forze Siriane Democratiche, in un reparto composto da anarchici.

Lorenzo è stato uno dei tanti giovani provenienti da diversi Paesi, come lui accorsi in Siria non solo per combattere contro la barbarie dell’ISIS, ma anche per difendere l’esperienza di autogoverno popolare e democratico delle comunità kurde della regione del Rojava.
Comunità libere, che oggi devono difendersi anche dal tentativo di sterminio perpetrato dal regime fascista turco guidato da Erdogan, nell’indifferenza dell’Europa e dell’ONU. Comunità libere, come le Repubbliche Partigiane italiane nate nel 1944 in Ossola, in Carnia, in Friuli; coraggiosi volontari e volontarie che vengono da tutto il mondo, come coloro che hanno combattuto in Spagna nelle Brigate Internazionali contro il fascismo franchista.

Ricordiamo Lorenzo per la sua scelta generosa e coraggiosa per un mondo e un’umanità migliore, continueremo a fare la nostra parte qui in Italia nel sostegno alla lotta delle Forze Siriane Democratiche contro l’ISIS e i suoi alleati.

La lotta di Lorenzo è anche la lotta di Davide Grasso, Paolo Andolina, Eddi Marcucci, Fabrizio Maniero e Jacopo Bindi, anch’essi combattenti YPG/YPJ e persone generose che ogni giorno portano avanti i valori dell’Antifascismo.

È di ieri la decisione del Tribunale di Torino di sottoporre Eddi Marcucci, giovane combattente torinese delle Unità kurde di Protezione della Donna (YPJ) a due anni di sorveglianza speciale, a motivo della sua presunta “pericolosità sociale” sviluppata con l’apprendimento dell’uso delle armi in Kurdistan.

Ricordiamo che la sorveglianza speciale, residuo legislativo del fascismo, non è in alcun modo assimilabile ad alcuna condanna penale: Eddi non ha commesso e non le è stato contestato alcun reato, ma viene sottoposta a questa misura perché “potrebbe compierne in futuro”, non ha subito alcun processo, quindi, ma una procedura straordinaria.

Queste sono le restrizioni imposte con l’applicazione della misura:

  •  obbligo di residenza in un Comune a scelta (di residenza o domicilio)
  •  ritiro della patente e del passaporto;
  •  divieto di raduno con più di altre 2 persone (parenti compresi), quindi nessuna attività politica
  •  obbligo di permanenza nell’abitazione scelta dalle ore 21 alle ore 7,00;
  •  obbligo di comunicazione degli spostamenti alle autorità di Pubblica Sicurezza.

Eddi è una nostra compagna di lotta antifascista, una donna militante e combattente: al di là delle differenze di idee e percorsi politici, siamo al suo fianco di fronte a questa assurda criminalizzazione della lotta contro il terrorismo internazionale, pericoloso precedente che apre le porte alla criminalizzazione dell’attività politica di tutti noi.

Esprimiamo calorosamente e convintamente la nostra solidarietà a Eddi Marcucci, per onorare degnamente la figura di Lorenzo Orsetti di cui riportiamo la sua lettera di addio:

“Ciao,
se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo.
Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto difendendo, i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà
Quindi nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio.
Vi auguro tutto il bene possibile, e spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo.
Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo.
Anche quando tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, e di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. È ricordate sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia.
Vi amo tutti, spero farete tesoro di queste parole.

Serkeftin!
Orso, Tekoser, Lorenzo

Un abbraccio ai familiari, agli amici e un pensiero a tutte e tutti i combattenti YPG-YPJ che ancora oggi resistono portando avanti la lotta per una futura e migliore umanità.

Sehid Namirin (i Martiri non muoiono mai)”

Il Comitato di Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco

 

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