Diritto alla manifestazione e diritto alla salute: la Costituzione è la nostra via maestra

Il diritto di manifestare rende l’immagine di una democrazia viva per la quale è essenziale esprimere in pubblico rivendicazioni, proposte e dissenso.
Come insegna la lotta di Resistenza partigiana, genesi della Costituzione repubblicana, solo nel pluralismo e nel conflitto la nostra democrazia prospera.

La “Direttiva recante indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto” mina pericolosamente le basi di tale assunto. Perché limitare il diritto di manifestare se non vi sono ”comprovati motivi” di sicurezza ed incolumità pubblica, come richiesto dall’intoccabile articolo 17 della Costituzione?
E’ necessario prestare molta attenzione affinché i diritti che noi consideriamo acquisiti a seguito di lotte e sacrifici delle generazioni precedenti non vengano compressi.

Bisogna mantenere sempre alta la guardia.
Il diritto di manifestare non è un diritto minore, non si può scegliere tra la tutela sanitaria (salvo poi gli assembramenti sui mezzi pubblici o nelle cosiddette vie dello shopping) e la democrazia: dobbiamo difendere e sviluppare entrambe perché entrambe sono condizioni essenziali per la nostra Libertà.

In presenza di una crisi che sempre di più restringe i luoghi di incontro e confronto e chiede ai cittadini di sottostare a restrizioni personali e collettive, è quanto mai necessario che vengano mantenuti gli spazi di manifestazione del dissenso e della protesta.
Se è necessario un distanziamento fisico per la tutela della nostra salute, è quanto mai fondamentale ricostruire una vicinanza sociale per rivendicare ciò che dal riconoscimento del conflitto sociale nasce, ovvero la partecipazione effettiva che è essenziale per animare ancora il progetto costituzionale e quindi la nostra democrazia.

Oggi ribadiamo che il diritto di manifestazione non può essere considerato come contrapposto al diritto alla salute e viceversa: la Costituzione italiana è e deve restare la nostra “via maestra”.