Oggi ricordiamo il compagno Salvador Allende, che 51 anni fa venne eletto Presidente del Cile
Durante i suoi quasi tre anni di presidenza, Allende portò avanti delle riforme economico-sociali di ispirazione marxista a favore delle classi sociali più emarginate della società cilena con l’obiettivo di creare una società giusta ed egualitaria. Tra esse, ricordiamo la nazionalizzazione delle principali industrie estrattive di rame del Paese, allora in mano alle multinazionali statunitensi e la riforma agraria, che favorì i contadini e i piccoli proprietari terrieri a danno dei grandi latifondisti.
Purtroppo, la sua rivoluzione democratica e socialista minacciava gli interessi di molti, in Cile e all’estero. Per questo motivo, con il contributo decisivo della CIA, meno di tre anni dopo, l’esercito, guidato dal golpista Augusto Pinochet, prenderà illegalmente il potere in quel drammatico 11 settembre 1973, che vide la morte dello stesso Allende. Da quel momento, il dittatore Pinochet governerà il Cile per 16 anni, un periodo di terrore, persecuzioni politiche e ingiustizia sociale.
Onoriamo il rivoluzionario Allende con le parole che gli rivolse Che Guevara: “Caro Allende, tu con altri mezzi cerchi di ottenere la stessa cosa”.