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Solidarietà dell’ANPI ai lavoratori aggrediti dagli squadristi armati a Tavazzano

Solidarietà dell’ANPI ai lavoratori aggrediti dagli squadristi armati a Tavazzano

 

Ogni epoca ha il suo fascismo, ma è anche vero che il fascismo è uguale in ogni epoca.
Negli anni Venti del secolo scorso, i fascisti finanziati dagli industriali e dagli agrari aggredivano operai e contadini in nome e per conto dei loro padroni.
Durante gli anni delle grandi lotte operaie, i fascisti attaccavano i picchetti davanti alle fabbriche.Oggi con la stessa logica e con la stessa malvagia codardia, attaccano con bastoni, spranghe e taser i facchini della logistica (in presidio a Tavazzano con Villavesco, Lodi), punta avanzata della lotta degli operai in Italia.

Ieri come oggi gli antifascisti non possono che essere a fianco di chi lotta per difendere le proprie condizioni di vita e i propri diritti, lottando nel contempo per le condizioni di vita e i diritti di tutti i lavoratori.

L’ANPI di Grugliasco esprime la più completa solidarietà a chi lotta oggi per difendere la Repubblica fondata sul lavoro e la Costituzione nata dalla Resistenza.Auguriamo ai lavoratori della logistica che il loro sciopero nazionale abbia un meritato successo.

Il Comitato di Sezione A.N.P.I “68 Martiri” di Grugliasco

Comunicato SI COBAS Nazionale
“AGGRESSIONE ARMATA ALLA FEDEX- ZAMPIERI DI TAVAZZANO (LODI):

UN LAVORATORE E’ IN FIN DI VITA MENTRE LA POLIZIA STA A GUARDARE!!!

FEDEX E ZAMPIERI MAFIOSI ASSASSINI!!!

Poco fa, verso l’1,00 di notte, alla Zampieri di Tavazzano il presidio dei lavoratori Fedex di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni, frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni.

La squadraccia guidata dai capiclan di Zampieri, mimetizzatisi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro, ha attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del SI Cobas a mani nude, e per circa 10 minuti è stato lasciato agire indisturbato dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito.

Il risultato è un lavoratore di Piacenza con la testa fracassata, e attualmente ricoverato in fin di vita!!!

E’ oramai evidente la reale identità di Zampieri: un’organizzazione mafiosa che agisce col sostegno di Fedex e col beneplacito delle forze dell’ordine.

Come accaduto due settimane fa a San Giuliano Milanese, questi criminali hanno teso un agguato in maniera infame e vigliacca, approfittando della presenza meno numerosa del presidio rispetto ad altre sere a causa dell’impegno dei lavoratori su altri fronti di lotta.

La lotta eroica dei lavoratori di Piacenza, oltre ad imprimere pesanti perdite economiche al colosso americano e ai suoi scagnozzi di Zampieri, sta contribuendo a svelare una volta per tutte la reale identità di Fedex: un’associazione a delinquere che si serve della criminalità organizzata per reprimere col sangue le proteste dei lavoratori.

Lo abbiamo promesso tre mesi fa e stiamo mantenendo l’impegno: Fedex e Zampieri non avranno tregua finchè non sarà restituito il posto di lavoro ai facchini di Piacenza!

Le loro aggressioni non fanno altro che rafforzare la lotta dei lavoratori e indebolire e screditare il fronte padronale!

Continueremo a rispondere colpo su colpo alla loro violenza con la forza organizzata dei lavoratori di tutta la filiera e dell’intero settore della logistica.

Denunceremo in tutte le sedi che i complici del tentato omicidio di stasera sono il governo Draghi, il ministro Giorgetti e le forze di polizia che attaccano gli scioperi e assistono inermi alle aggressioni di bande armate contro i lavoratori!

Per questo il 18 giugno invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica, e invitiamo tutti i proletari, i solidali e i movimenti che intendono opporsi alla brutalità di padroni e mazzieri a manifestare sabato 19 giugno a Roma.

Il SI Cobas si stringe al fianco del lavoratore colpito, augurandosi che tutto vada per il meglio, e chiama tutti i propri aderenti alla mobilitazione per far si che questa infame aggressione non resti impunita.

SI Cobas nazionale”