L’ANPI di Grugliasco sostiene l’iniziativa di Non Una di Meno Torino e della rete Più di 194 Voci
Anche noi dell’ANPI di Grugliasco sosteniamo e partecipiamo all’iniziativa lanciata dal movimento Non Una di Meno Torino e dalla Rete + di 194 Voci – di cui siamo aderenti – con la piazza convocata sabato 17 aprile contro gli antiabortisti e il bando della Regione Piemonte che apre ancora di più spazi pubblici ad organizzazioni che si oppongono alla libertà di scelta e di autodeterminazione della donna così come alla tutela della loro salute.
17 aprile alle ore 15.00 in Piazza Carignano
manifestazione organizzata da Più di 194 Voci e Non Una di Meno
Di seguito comunicato completo:
Scarica il comunicato in formato PDF
“Invitiamo tutte le donne, le persone e le realtà che hanno a cuore l’autodeterminazione ed il diritto all’aborto a scendere in piazza il 17 aprile con noi.
Per costruire insieme la manifestazione ci riuniremo in assemblea pubblica con chiunque voglia contribuire mercoledì 7 aprile alle ore 19.00 su Zoom. Scrivete in privato alle reti organizzatrici per ricevere il link!
La Regione Piemonte ha emanato un bando che consentirà alle organizzazioni anti-abortiste di proporre la loro propaganda ideologica all’interno di ospedali e consultori, luoghi che, invece, dovrebbero essere deputati alla promozione della libertà di scelta e di autodeterminazione, alla tutela della salute delle donne così come alle persone transessuali che necessitino di cure o assistenza
Aprire i consultori a queste organizzazioni integraliste significa mortificare, mettere in difficoltà, ostacolare una volta in più ogni donna che vuole interrompere la gravidanza. Sebbene formalmente la legge 194 consenta il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, nei fatti, la procedura è ancora oggi una lotta contro il tempo, la burocrazia e la carenza di personale medico; ed è proprio su questo piano che tentano di insinuarsi le realtà antiabortiste e religiose di estrema destra.
A livello internazionale possiamo vedere come in Polonia e Ungheria questi movimenti stiano impedendo il diritto all’aborto anche in caso di gravi malformazioni del feto.
In questi ultimi anni i provvedimenti su base regionale che tentano di ostacolare ulteriormente il diritto di scelta sui nostri corpi si stanno moltiplicando. Ciò rende chiaro che a, partire da Regioni come Piemonte, Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo e Friuli si voglia realizzare un disegno politico repressivo più ampio: si rendono le procedure più complesse per l’accesso all’aborto, si tenta di ampliare l’obiezione di coscienza, si tenta di istituire vincoli di ospedalizzazione per la somministrazione della RU486, si tenta – e in alcune regioni si riesce – di divulgare attraverso gli stessi enti pubblici la propaganda antiabortista.
I consultori, costantemente dimenticati dalle istituzioni e con sempre meno finanziamenti e personale, hanno un ruolo importantissimo nei nostri territori e devono essere rilanciati come luoghi accoglienti, aperti anche a nuovi bisogni, accessibili, garanti delle libertà delle donne e delle soggettività LGBTQIA+.
Per questo vogliamo molto più di 194!
E’ da anni (da quando è stata promulgata) che scendiamo in piazza a difesa di questa legge e dei consultori sempre più sotto attacco, ma al tempo stesso per pretendere nuovi diritti ancora troppo spesso ignorati: l’accesso gratuito alla contraccezione ed alle cure ginecologiche di ogni genere; l’accesso davvero sicuro, gratuito e garantito all’interruzione di gravidanza, un’ educazione sessuale nelle scuole per una sessualità consapevole, consultori accessibili, accoglienti e finanziati, consultori per le donne della terza età.
Nessun passo indietro, sui nostri corpi decidiamo noi!”
Non una di Meno Torino
Rete + di 194 Voci