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Fascismo-Colonialismo-Foibe – L’uso politico della memoria per la manipolazione delle verità storiche

Fascismo-Colonialismo-Foibe
L’uso politico della memoria per la manipolazione delle verità storiche

Momento di riflessione sui tragici avvenimenti del confine italo-jugoslavo e sulle contraddizioni emerse a seguito dell’introduzione della Giornata del Ricordo

 

13 febbraio 2020 ore 15,30 Aula D5 – Campus Luigi Einaudi Torino

 

interverranno:

 

 

10 febbraio 1947: l’Italia firma il Trattato di pace di Parigi, come nazione sconfitta nella II Guerra Mondiale, un conflitto voluto e causato dal nazifascismo.

Oggi la propaganda neofascista trasforma la sconfitta e la vergogna del regime fascista, corresponsabile insieme a quello nazista di tutti gli stermini e gli orrori avvenuti durante il conflitto, in una giornata di orgoglio nazionalista.

Nel fare questo, la destra neofascista non esita a manipolare la verità storica, sfruttando la memoria delle vicende tragiche del confine italo-jugoslavo e nascondendo il fatto che esse traggono origine dalla violenza e dall’odio che fascismo e nazismo avevano scatenato in Europa: una violenza e un odio che hanno avuto come coronamento i campi di sterminio come Auschwitz in Polonia e la Risiera di San Sabba a Trieste, in cui furono assassinate nelle camere a gas oltre 11 milioni di persone, in maggioranza ebrei e slavi considerati “subumani di razza inferiore” dai nazifascisti.

Occorre invece inserire queste vicende, anche quella delle foibe, nel quadro più ampio dei rapporti fra Italia e Jugoslavia nelle terre di confine, negli anni della italianizzazione forzata imposta dal fascismo dopo l’annessione dell’Istria e di Zara, e della durissima e feroce occupazione militare dei Balcani dal 1941 al 1945.

Quest’incontro è una preziosa occasione per riflettere insieme su questi fatti; contrariamente a quanto fa la destra neofascista, noi ricordiamo tutto.

 
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L’incontro è organizzato da: