Solidarietà dell’ANPI ai volontari torinesi YPG-YPJ: basta con la repressione e la criminalizzazione
Lunedì 16 dicembre 2019 si terrà l’ultima udienza in tribunale per decidere se lo Stato applicherà o meno la sorveglianza speciale contro Paolo, Eddi e Jacopo, criminalizzati per aver partecipato alla Rivoluzione del Rojava e alla lotta armata contro l’ISIS nelle formazioni internazionali kurde, le Unità di Protezione del Popolo (YPG) e le Unità di Protezione delle Donne (YPJ).
Queste persone non sono accusate di aver commesso alcun reato e non sono sottoposte ad alcun processo, bensì ad una procedura speciale inventata dal Duce del fascismo Benito Mussolini nel 1931 e vergognosamente ancora in uso in Italia a 75 anni dalla Liberazione: la sorveglianza speciale.
La sorveglianza speciale prevede l’espulsione da Torino per due anni, il confino in un’altra città, il divieto di manifestare, il divieto di tenere conferenze, il divieto di riunirsi con più di due persone, il sequestro del passaporto e l’annullamento della patente, l’obbligo di restare a casa nelle ore notturne e altre misure restrittive. Il tutto senza istruttoria e senza sentenza, ma per decreto.
Come militanti antifascisti dell’A.N.P.I. esprimiamo la nostra convinta solidarietà ai nostri compagni Eddi, Jacopo e Paolo: un caloroso abbraccio da parte dell’ANPI giunga a voi e alle vostre famiglie da parte nostra!
La rivoluzione delle comunità kurde del Rojava costituisce un’alternativa concreta sia al terrore dell’ISIS e sia al capitalismo dell’Occidente: le Forze Siriane Democratiche (SDF) non solo combattono contro l’ISIS, ma animano comunità fondate sull’uguaglianza e l’autogoverno popolare dal basso, fatto che ci riporta alla mente le nostre Repubbliche partigiane italiane sorte nel 1944 in Ossola, Carnia e Friuli Orientale.
L’afflusso di coraggiose e generose volontarie e volontari da tutto il mondo nelle fila delle YPG e delle YPJ ricorda la lotta internazionalista che i nostri nonni e bisnonni hanno combattuto contro il fascismo in Spagna con le Brigate Internazionali e dal nostro punto di vista rappresenta una delle vigorose avanguardie dell’Antifascismo del XXI secolo. Abbiamo conosciuto questa lotta grazie all’esperienza di Davide, Fabrizio, Paolo, Eddi e Jacopo, persone generose che al di là delle loro convinzioni politiche personali portano avanti ogni giorno una sensibilità e una lotta in continuità con i valori internazionalisti dell’Antifascismo e della Guerra di Liberazione.
Anche in memoria del combattente YPG Lorenzo “Orso” Orsetti, Caduto in combattimento contro l’ISIS il 18/03/2019, riteniamo nostro dovere partecipare con spirito di solidarietà verso i combattenti YPG-YPJ torinesi, all’udienza di lunedì 16 dicembre: chiediamo a tutte e tutti di non voltarsi dall’altra parte e schierarsi dalla parte di chi lotta per un mondo migliore, dalla parte giusta della storia.
Noi ci saremo.