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Contro la repressione: partecipare e presidiare la democrazia

Lunedi 8 luglio la polizia caricava un gruppo di manifestanti nei pressi del Centro di detenzione di corso Brunelleschi, li convenuti per protestare per la morte di un migrante li recluso.

In quell’occasione un nostro iscritto veniva brutalmente colpito allle spalle e malmenato mentre riprendeva immagini della carica e le violenze su un dimostrante a terra; l’impatto gli danneggiava anche la macchina fotografica, uno degli strumenti del suo lavoro di grafico.

Atti di violenza eccessiva da parte delle forze dell’ordine sono sempre più frequenti a Torino e altrove (ricordiamo le violenze contro un cronista di Repubblica a Genova il mese scorso e le cariche preordinate contro lo spezzone sociale del corteo del Primo Maggio): in quelli e altri casi , come contro i lavoratori della logistica a Piacenza, le violazioni della Costituzione, in particolare dell’art. 21, sono evidenti.

Riteniamo quindi inderogabile e doveroso da parte dell’ANPI promuovere un’iniziativa nazionale affinchè venga attribuito un codice di riconoscimento a tutti gli operatori di polizia in servizio di ordine pubblico come deterrenza al ripetersi di episodi di violenza su manifestanti.

E altrettanto doveroso, in nome dei diritti umani, chiamare tutti a partecipare alla manifestazione prevista per giovedi 18 luglio alle ore 21 da piazza Sabotino per ricordare Faysal, il giovane deceduto nei giorni scorsi al Cpr di Torino.

Restiamo Umani. Restiamo Antifascisti!

Il Comitato di Sezione ANPI “68 Martiri” Grugliasco