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9 maggio 1945-2019: Giornata della Vittoria sul nazifascismo

  Statuto Nazionale ANPI, Articolo 2 lettera e):
L’ANPI ha lo scopo di mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi
La Giornata della Vittoria (9 maggio), che ha nella Federazione Russa lo stesso significato che in Italia ha la Festa di Liberazione (25 Aprile), ricorda la resa senza condizioni che il Terzo Reich nazista firmò la sera dell’8 maggio in una Berlino ormai in macerie; per il fuso orario la notizia fu telegrafata a Mosca che era già il 9 maggio.
Nella Giornata della Vittoria, a Torino ricordiamo la partecipazione dei Partigiani Sovietici alla Resistenza Italiana e alla Liberazione dal nazifascismo del nostro Paese.
Oltre ad aver contribuito in modo determinante alla liberazione dell’Europa dal nazifascismo, i Sovietici diedero anche un contributo diretto alla lotta di Liberazione italiana, un tributo a tutt’oggi per lo più sconosciuto.
Gli storici concordano su un numero complessivo di circa 5.000 partigiani provenienti da tutte le repubbliche sovietiche.
Erano prigionieri di guerra fuggiti dopo l’8 settembre 1943 e disertori dei terribili battaglioni-Ost della Werhmacht: entrarono nelle squadre d’assalto delle formazioni partigiane e presero parte con coraggio alle operazioni più importanti. Molti di loro persero la vita nelle nostre terre tanto lontane dalle loro, battendosi “fianco a fianco” con i partigiani italiani.
Più di 700 combatterono nel solo Piemonte, in particolare in Val di Susa, nelle valli cuneesi e in provincia di Novara, ma anche a Torino, nell’astigiano, nell’alessandrino e nelle Langhe.
Molti si distinsero in atti eroici e parecchi furono decorati, come Fedor Poletaev e Pore Mosulišvili, insigniti dallo Stato italiano della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Per anni anche i Partigiani grugliaschesi Fedele Varallo (19° Brigata Garibaldi) e Nello Farina (17° Brigata Garibaldi) hanno raccontato dell’esperienza e della straordinaria capacità dei compagni sovietici di restare pronti e lucidi durante battaglie e rastrellamenti: diversi Sovietici figurano tra i Caduti della 17° Brigata d’Assalto Garibaldi “Felice Cima” a seguito della strage nazifascista del Col del Lys del 2 luglio 1944.
Circa 90 Partigiani Sovietici riposano nel Cimitero Monumentale di Torino, dove ogni anno si tiene la commemorazione organizzata dall’Associazione Russkij Mir in presenza delle istituzioni cittadine, delle associazioni partigiane, della comunità russa torinese e di rappresentanti della Federazione Russa.
Inoltre da alcuni anni vi si organizza la sfilata del “Battaglione Immortale”, cioè i ritratti dei combattenti e dei Caduti portati dai familiari e dai discendenti, simbolo di una memoria rinnovata e di un impegno presente: la consapevolezza di quanto sia costata la Vittoria per la Libertà continua a camminare sulle gambe delle nuove generazioni.
Chi lo desidera può portare con sé il ritratto di un proprio parente partigiano.La Sezione ANPI “68 Martiri” di Grugliasco, consapevole di questa fratellanza consacrata dal sangue versato nella lotta comune, partecipa convintamente da anni alla Giornata della Vittoria quale momento integrante della nostra storia nazionale ed europea.
Invitiamo iscritti, simpatizzanti, compagni e amici a unirsi alla cerimonia che si terrà giovedì 9 maggio 2019 con ritrovo alle 10.00 all’ingresso del Cimitero Monumentale di Torino, corso Novara 135.

 
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Per approfondimenti:

Libri:

  • Dal recupero dei corpi al recupero della memoria. Nicola Grosa e i partigiani sovietici nel sacrario della Resistenza di Torino” di Anna Roberti, Edizioni Visual Graphika, 2014
  • I Partigiani sovietici in Italia“, di Massimo Eccli, Veche Edizioni, 2018

Video:

  • Nicola Grosa moderno Antigone. Indagine sui partigiani sovietici caduti in Piemonte durante la Resistenza“, di Mario Garofalo, 2012, a cura di Associazione culturale Russkij Mir Torino
  • Ruka ob Ruku – Fianco a fianco. Partigiani sovietici della Resistenza piemontese“, di Marcello Varaldi, 2005, 90 minuti, a cura di Associazione culturale Russkij Mir Torino

Web: