40 anni senza Tito – 40 let brez Tita
Rendere ancora oggi onore al Maresciallo Tito significa rendere onore alla Resistenza partigiana contro il nazifascismo, che fu internazionalista e vide popoli diversi composti da donne e uomini di ogni età, provenienza, lingua, classe sociale, convinzioni politiche e condizioni personali unirsi per una società diversa possibile.
“TITO
Da un paese sconfitto e invaso seppe trarre il più forte esercito partigiano e in un mondo diviso e contrapposto seppe poi raccogliere e fondere le aspirazioni dei popoli amanti della pace e della propria indipendenza nazionale.
Il mondo perde con il Maresciallo Tito uno dei più grandi e prestigiosi artefici della vittoria sul nazifascismo.
Da un paese sconfitto e invaso Egli seppe trarre e forgiare un esercito partigiano e di popolo, espressione primogenita della nuova Jugoslavia.
Tito è stato l’unico capo di una resistenza nazionale che ha potuto portare avanti, come capo di uno Stato giovane, socialista e indipendente, fondato sull’autogestione, l’opera titanica iniziata nel periodo della guerra di liberazione, nel corso del quale seppe fondere i popoli della Jugoslavia in un’unica espressione nazionale.
Alla sua figura di partigiano guardarono con fiducia e con speranza i movimenti di liberazione di tutta Europa.
Il Maresciallo Tito, con la chiara visione di un mondo nuovo che premeva alle porte della storia, instaurando rapporti internazionali fondati sulla parità e sul reciproco rispetto e rifiutando la pretesa logica dei blocchi contrapposti, seppe raccogliere e fondere le aspirazioni de popoli tese ad obiettivi di pace e di indipendenza nazionale, ponendosi alla testa di quel vasto movimento dei non allineati nel quale si identificano le speranze di larga parte del mondo. Con questa lungimirante visione Tito ha fatto della Jugoslavia una guida politica di prima grandezza.
L’ANPI, in lutto, si affianca fraternamente ai partigiani jugoslavi, con i quali i partigiani italiani contribuirono a colmare il solco scavato dal fascismo tra i due popoli, ristabilendo rapporti di fiducia e di reciproca amicizia, consapevole dal ruolo svolto in questa azione dal Maresciallo Tito, artefice della rinascita di un Paese al quale il popolo italiano si sente legato da fraterno rapporto.
Il Suo impegno politico per un mondo di pacifica e operosa convivenza è destinato ad illuminare a lungo il cammino dei popoli che identificano il loro futuro nella continuazione dell’opera di cui Tito fu l’ideatore e il realizzatore.
L’ANPI saluta nel Maresciallo Tito la massima espressione, il simbolo della Resistenza popolare europea e di fronte a Lui inchina le sue bandiere”.
Per saperne di più: leggi l’articolo di Eric Gobetti