#AprileLibertà
Aveva scelto di esprimere concretamente la propria solidarietà al popolo palestinese promuovendo la difesa dei civili dagli attacchi e dai cecchini israeliani facendo scudo con il proprio corpo.
Per un periodo è stato l’unico europeo presente a Gaza per raccontare con accurati report e testimonianze lo svolgimento dei bombardamenti di Israele contro Gaza.
Terminava i suo articoli sempre con lo stesso saluto: “RESTIAMO UMANI“.
Al suo funerale, svolto in Palestina, la popolazione cantò Bella Ciao. In Italia, dopo la sua morte, diverse Sezioni ANPI hanno scelto di dedicare la propria Sezione a Vik, normalmente riservata ai Caduti della Guerra di Liberazione 1943-1945. A Vik, Partigiano del mondo, va oggi il nostro pensiero e la nostra riconoscenza.
Da lassù si vede bene, vero? Sulla terra non ci sono confini, né frontiere, né recinti.
Restiamo umani, restiamo antifascisti!
Ballata per Vik (2013)
(dei Luf e di Egidia Beretta, la mamma di Vik, che è stata coautrice del testo)
Mi hanno ucciso senza spegnermi il sorriso e domani ritornerò.
Mi hanno ucciso senza spegnermi il sorriso così domani ritornerò.
Con la pipa e col cappello e col mio sogno più bello.
Con la pipa e col cappello io domani ritornerò.
La mia vela vola e canta l’utopia su nel cielo e sopra il mare
da qui vedo la mia terra liberata ne confini ne bandiere
il mio cuore batte ancora in milioni d’altri cuori
siamo vivi vivi ancora sognatori e vincitori
Se rimarremo umani, domani domani
Se rimarremo umani, io domani tornerò!
C’è una stella che ti guida nel cammino, capitano jallajalla!
Un aquilone con due occhi da bambino, capitano jalla jalla!
Questo mare è troppo grande per scommetterci la vita.
Questo cuore non va a tempo e ti sfugge tra le dita
Hanno fuso piombo e sangue nella sabbia hanno spento le fontane.
Queste guerre fatte in nome della pace sono luride puttane
Cristo a piedi nudi cammina in Palestina,
ma una stella con sei punte gli ha spento la mattina
Ora giochi con un bimbo fra le stelle e dall’alto guardi giù.
Ora balli col tuo angelo ribelle bevi vodka con Gesù
Guadalupe sei un campione di parole clandestine,
clandestino partigiano sognatore fino alla fine
Capitano con l’ulivo fra i capelli fiore di prato non di serra,
la tua anima un tre alberi di pace che cerca la sua terra,
questa notte alla finestra c’è una luce fine fine,
noi sappiamo che sei vivo e ripasserai il confine.