“Bella ciao” e la Resistenza dei curdi

Bella ciao, la canzone simbolo della Liberazione italiana, è diventata uno dei canti della Resistenza curda. La nostra lotta Partigiana, in cui uomini e donne hanno combattuto insieme per sconfiggere il nazifascismo, continua in quella del popolo curdo e degli altri popoli minacciati dalla barbarie dell’ISIS e ora dalla vile aggressione dell’esercito turco.

L’area attualmente teatro dell’offensiva militare è compresa per lo più nella zona dell’Amministrazione autonoma della Siria del  Nord-Est (Rojava), e comprende, oltre ai curdi, anche comunità yazide, arabe, siriano-cristiane; tutte duramente provate da lunghi anni di guerra contro i terroristi dell’ISIS.

Un governo laico e democratico, che promuove l’uguaglianza di genere, la sostenibilità ambientale e il pluralismo politico e religioso, combatte ad armi impari contro un esercito potentissimo, ampiamente foraggiato da molte nazioni europee -tra cui l’Italia- e contro un fanatismo sedicente religioso che ha già dimostrato di poter portare la morte anche nel cuore della “fortezza Europa”. Da che parte vogliamo stare?

Noi non abbiamo dubbi: dalle Alpi al Kurdistan, ora e sempre Resistenza!

“Bella ciao”, le montagne e il cuore dei curdi